I Beatles nella cultura di massa
Oltre a essere considerati importantissimi negli sviluppi della musica popolare, i Beatles hanno influito in modo significativo anche nella cultura di massa, dove sono stati citati (e talvolta parodiati) da altri musicisti e mass media. Di seguito sono elencati alcuni dei molti riferimenti al quartetto di Liverpool.
Nella lista sono esclusi tutti i riferimenti che riguardano esclusivamente John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr.
Cinema
[modifica | modifica wikitesto]Citazioni dei Beatles nei film
[modifica | modifica wikitesto]- 1964 - Allarme a N.Y. arrivano i Beatles!: il film narra la storia di quattro ragazze che giungono a New York dove, eludendo la sicurezza, si intrufolano nell'albergo dove alloggiano i Beatles in tournée.[1]
- Across the Universe: la colonna sonora del film è completamente costituita da canzoni dei Beatles ri-arrangiate in chiave musical.[2]
- Agente 007 - Missione Goldfinger: nella pellicola James Bond dichiara:
«Figliola, ci sono delle cose che assolutamente non si fanno. Per esempio bere Dom Perignon del '53 a una temperatura superiore ai 4 gradi centigradi: sarebbe peggio che ascoltare i Beatles senza tappi nelle orecchie.»
- Sister Act - Una svitata in abito da suora: nel film una bambina dichiara scherzosamente che i quattro apostoli si chiamano John, Paul, George e Ringo.[3]
- Trainspotting: nella scena in cui Renton, Sick Boy, Spud e Begbie si dirigono verso l'albergo a Londra per l'appuntamento con il trafficante, attraversano la strada in fila indiana proprio come i Beatles nella copertina dell'album Abbey Road.[4]
Società e costume
[modifica | modifica wikitesto]Leggenda della morte di Paul McCartney
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la più nota delle leggende metropolitane riguardante i Beatles vi è quella della morte di Paul McCartney. Secondo alcune fonti, egli sarebbe infatti deceduto il 9 novembre 1966 in seguito ad un incidente stradale e sostituito da un sosia. La leggenda sembra essere stata alimentata dagli stessi membri del quartetto, come lascia supporre, ad esempio, la copertina di Abbey Road, dove "Macca" è l'unico dei quattro ad apparire scalzo (in Gran Bretagna i deceduti vengono, infatti, sepolti senza le scarpe).[5]
Beatles Boot
[modifica | modifica wikitesto]Le scarpe indossate dai Beatles diedero il nome ai cosiddetti "Beatles boots", una tipologia di stivaletti di cuoio nero a tacco alto.[6]
Beatlemania
[modifica | modifica wikitesto]Musica
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito sono elencati alcuni musicisti che furono, in qualche modo, ispirati ai Beatles.
Influenza su altri gruppi musicali
[modifica | modifica wikitesto]Beatallica
[modifica | modifica wikitesto]I Beatallica sono un gruppo tribute metal che fonde la musica dei Beatles con quella dei Metallica.[7]
Oasis
[modifica | modifica wikitesto]L'influenza dei Beatles nei britannici Oasis è stata messa in risalto dal loro chitarrista Noel Gallagher, che ha dichiarato:[8]
«È più di un'ossessione. È un ideale di vita. Non so però come perdonarmelo. In ogni canzone che scrivo mi paragono ai Beatles.»
Rutles
[modifica | modifica wikitesto]I Rutles sono stati una formazione fondata dal comico Eric Idle che parodiava la musica (nonché il modo di vestire) dei Beatles.[9]
Altri gruppi cover
[modifica | modifica wikitesto]Fra le formazioni che hanno riproposto il repertorio dei Beatles vi sono Yellow Matter Custard,[10] Punkles,[11] Shampoo,[12] Beastles,[13] Bootleg Beatles,[14] Fab Faux[15] e Moondogs.[16]
Pubblicazioni ispirate ai Beatles
[modifica | modifica wikitesto]Fra le numerose pubblicazioni ispirate alla musica dei Beatles vi sono Easy Star's Lonely Hearts Dub Band degli Easy Star All-Stars,[17] The Beatles Play the Residents and the Residents Play the Beatles dell'omonima formazione,[18] Beatles Arias e Revolution: An Operatic First di Cathy Berberian,[19][20] The Chipmunks Sing the Beatles Hits di Alvin & the Chipmunks,[21] e The Grey Album di Danger Mouse.[22]
Copertine degli album
[modifica | modifica wikitesto]With the Beatles
[modifica | modifica wikitesto]L'immagine di copertina di With the Beatles è stata citata dai Residents nel loro album d'esordio Meet the Residents[23] e dagli Smithereens in Meet the Smitheerens!.[24]
Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band
[modifica | modifica wikitesto]La copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band è, assieme a quella di Abbey Road probabilmente quella più parodiata e omaggiata della discografia dei Beatles.[25] Fra le svariate decine di musicisti che ne hanno proposto delle imitazioni vi sono Frank Zappa (We're Only in It for the Money), Rolling Stones (Their Satanic Majesties Request) e Acid Mothers Temple (St. Captain Freak Out and the Magic Bamboo Request).[26]
The Beatles
[modifica | modifica wikitesto]La copertina del "White album" ispirò quella dell'Album biango di Elio e le Storie Tese.[27]
Abbey Road
[modifica | modifica wikitesto]Fra i numerosi musicisti che hanno citato la copertina di Abbey Road vi sono Kanye West (Late Orchestration), King's Singers (The Beatles Connection), Red Hot Chili Peppers (The Abbey Road E.P.) e Truck Stop (Immer Geradeaus).[28]
Teatro
[modifica | modifica wikitesto]- Beatlemania: fu un musical di Broadway che venne eseguito 920 volte dal 1977 al 1979.[29]
- Love: uno spettacolo del Cirque du Soleil che venne iniziato nel 2006 a Las Vegas.[30]
- Rain - A Tribute to the Beatles: musical di Broadway che venne eseguito 300 volte fra il 2010 e il 2011.[31]
- Let It Be: musical attivo dal 2012 a Londra e dal 2013 a Broadway.[32][33]
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- Al gruppo è stata dedicata la serie animata The Beatles, che narra le disavventure dei suoi componenti.[34][35]
- Durante l'episodio dei Simpson Il quartetto vocale di Homer, Homer, Skinner, Apu e Winchester divengono un gruppo vocale nominato "The Be-Sharps" ("I re acuti" nella versione italiana) che è molto simile al quartetto britannico. Durante l'episodio sono autori di un album intitolato "Bigger than Jesus" (parodia della celebre dichiarazione di John Lennon secondo cui "i Beatles sono più famosi di Gesù Cristo"), mentre Barney, divenuto in un secondo momento membro del gruppo, sposa un'artista giapponese (riferimento alla storia d'amore fra John Lennon e Yōko Ono).[36][37][38]
Altro
[modifica | modifica wikitesto]- A ciascun membro dei "Fab Four" è stato dedicato un asteroide: 4147 Lennon, 4148 McCartney, 4149 Harrison e 4150 Starr. Vi è inoltre un quinto corpo celeste nominato 8749 Beatles.[39][40][41]
- Nei musei Madame Tussauds di Londra e New York sono esposte le statue di cera del quartetto britannico.[42][43]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Allarme a N.Y. arrivano i Beatles! - MyMovies.com, su mymovies.it. URL consultato il 16 aprile 2014.
- ^ (EN) Chuck Crisafulli, Across the Universe, in Billboard, pag. 28, 3 novembre 2007.
- ^ IMDB - Sister Act - Una svitata in abito da suora - Quotes, su imdb.com. URL consultato il 16 aprile 2014.
- ^ (EN) Trainspotting film locations (1996), su movie-locations.com. URL consultato il 22 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2011).
- ^ Massimo Cotto, Il grande libro del rock (e non solo), Feltrinelli, 2001, pp. 834-835.
- ^ Scott Wheeler, Charlie Lennon: Uncle to a Beatle, Outskirts Press, 2005, pp. 364.
- ^ Beatallica - AllMusic, su allmusic.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ "The Beatles' musical footprints". BBC News, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ The Rutles - AllMusic, su allmusic.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ MusicRadar. Exclusive: Mike Portnoy talks new Yellow Matter Custard DVD, su musicradar.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ AllMusic - Pistol, su allmusic.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Shampoo - In Naples 1980/81 (1980) - Orrore a 33 Giri, su orrorea33giri.com. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2014).
- ^ The Beastles : Ill Submarine, su thebeastles.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ The Bootleg Beatles - Royal Albert Hall, su royalalberthall.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ The Fab Faux, su thefabfaux.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ The Moondogs - Beatles Cover Band, su themoondogs.it. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2014).
- ^ EASY STAR'S LONELY HEARTS DUB BAND, su easystar.com. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
- ^ The Beatles play The Residents, su residents.com. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
- ^ Beatles Arias - AllMusic, su allmusic.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ CATHY BARBERIAN - Revolution: An Operatic First, su releaselyrics.com. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
- ^ The Chipmunks Sing the Beatles Hits, su allmusic.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Matt Mason, Punk Capitalismo, Feltrinelli, 2008, pp. 119.
- ^ Residents - Meet The Residents :: Le pietre miliari di OndaRock, su ondarock.it. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Meet the Smithereens! - The Smithereens Official Website, su officialsmithereens.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Top 10 greatest album covers from Sgt Pepper's Lonely Hearts, su dailymail.co.uk. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band Album Cover Parodies, su amiright.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Elio e le Storie Tese: esce l'Album Biango - la recensione - Pan, su cultura.panorama.it. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
- ^ The Beatles: Abbey Road Album Cover Parodies - Am I Right, su amiright.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Beatlemania, su ibdb.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Love official website, su cirquedusoleil.com. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2014).
- ^ Rain at the Internet Broadway Database, su ibdb.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Let It Be official website, su letitbelondon.com. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2014).
- ^ Let It Be at the Internet Broadway Database, su ibdb.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ The Beatles (TV Series 1965–1969) - IMDb, su imdb.com. URL consultato il 16 aprile 2014.
- ^ Animators & Creators, su beatlescartoon.com. URL consultato il 21 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
- ^ ListVerse.com, The Ultimate Book of Top Ten Lists, Ulysses Press, 2010, pp. 426.
- ^ Michael Grutese, Thomas Klein, Andreas Rauscher, Subversion zur Prime-Time, Schüren, 2001, pp. 112.
- ^ Eoin Devereux, Understanding the Media, SAGE, 2013, pp. 32.
- ^ (EN) Asteroids Named After Beatles, in Lodi News-Sentinel, pag. 7, 7 aprile 1990.
- ^ Lowell Astronomers Name Four Asteroids After The Beatles, su community.seattletimes.nwsource.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ JPL Small-Body Database Browser - 8749 Beatles, su ssd.jpl.nasa.gov. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Madame Tussauds, London - A View On Cities, su aviewoncities.com. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ The Beatles' wax figures at Madame Tussauds New York, su madametussauds.com. URL consultato il 31 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).